“Scopri NYC, la chiave di un inverno straordinario”
17 Gennaio 2016Barcellona è una di quelle città che non ha bisogno di presentazioni: semplicemente splendida, vitale, colorata!
Città che in ogni stagione offre tantissimo, con attrazioni per tutti i gusti.
Passeggiando per il centro, percorrendo pochi isolati, si può spaziare dagli storici edifici del “Barrio Gotico”, sino alle inconfondibili linee degli edifici dell’architetto Antoni Gaudí, talmente avveneristici che pur costruiti tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, oggi sono ancora estremamente attuali.
Le principali opere architettoniche di Gaudì, anima pulsante del “Modernismo Catalano”, sono state anche inserite, dall’Unesco, nei siti patrimonio dell’umanità. Tra queste opere troviamo il Parco Güell, il Palazzo Güell, la Sagrada Família (iniziata nel 1883 ed opera incompiuta alla scomparsa di Gaudì nel 1926), le stupende e vivaci Casa Batlló, Casa Milà (detta anche La Pedrera) e Casa Vicens.
Non può mancare una passeggiata sulla “Rambla grande”, lungo e centralissimo viale alberato pedonale, ogni sera invaso da migliaia di persone in cerca di movida, che collega Plaza de Catalunya al porto di Barcellona dove si snoda la lunga spiaggia Barceloneta, ricca di locali, chiringuitos e discoteche.
Tra le cose da fare e da vedere ci sono ovviamente molti Musei, come il Museo Marittimo, il Museo di Picasso e il Museo d’Historia de la Ciutat de Barcelona. Insomma … impossibile annoiarsi trascorrendo una vacanza qui!
Città in continua evoluzione gastronomica, resta una delle mete preferite per gli appassionati. Tra le novità più recenti c’è l’Hoja Santa, ristorante messicano aperto nel 2014 da Albert Adrià, fratello del notissimo Ferran. Il più noto però è il Tickets, un bar à tapas dove, con una modalità informale, vengono proposti piatti che ripercorrono molti dei cavalli di battaglia del mitico ristorante “El Bulli”. Valgono una visita anche la Bodega 1900, una vermutheria classica e il Niño Viejo, taqueria che precorre l’Hoja Santa; quest’ultimo è un locale che ricorda le atmosfere del Centro America senza cadere nel folklore turistico. Alla base del menù ci sono prodotti e preparazioni tipiche della cucina messicana più tradizionale ma ripensati da Adrià in piatti di grande impatto. Si possono così gustare ottime mole, tipica salsa a base di cacao, peperoncini e spezie, proposte con diverse carni, ceviche di vario tipo e il mais declinato nei modi tradizionali. In accompagnamento, provare un Margarita, a base di tequila o di mezcal e serviti con aria di sale (una delle tecniche messe a punto dai fratelli Adrià).
Fra tutti i locali di Albert Adrià, abbiamo provato il Tickets, prenotando dall’Italia perché hanno una lista d’attesa lunghissima (nonostante i prezzi siano alti), qui abbiamo avuto un esperienza di cucina fusion sorprendente e a tratti entusiasmante, piatti assolutamente innovativi, che si alternano a ”classici” rivisitati. Guidati da una simpatica cameriera, abbiamo scelto menù degustazione, circa 13 portate, accompagnate da una bottiglia di Cava (spumante spagnolo). Ogni portata comprende un piccolo boccone (la tapa è da mangiare in un unico boccone per esaltarne i sapori) a testa, tutte le tapas, dalle più tradizionali (jamon con pan y tomate) alle più innovative (quelle molecolari) ci hanno decisamente sorpresi e convinti. Da provare una volta nella vita.