#goodfrance, in arrivo il 21 marzo 2016
12 Marzo 2016Chef Mathieu Desmaret, petite prince d’Avignon
13 Marzo 2016Un solo elemento sconvolge ogni tanto la pace e la bellezza di questa regione francese: il Mistral, il freddo vento del nord che ha costretto i provenzali a costruirsi case senza finestre in quella direzione. Per il resto, tutto è proprio come si vede nelle cartoline e ci si immagina prima di partire: campi di lavanda, castelli e dimore di campagna, odori di spezie, mercati colorati, belle cittadine e un ritmo di vita lento, che gli abitanti di queste zone trasmettono immediatamente anche ai turisti.
I provenzali amano i prodotti semplici della terra e del mare: i pesci, la carne, le erbe aromatiche che nascono spontanee, le verdure e il vino, creando così una cucina semplice, molto simile a quella italiana anche se con un’ identità forte.
Olio di oliva, aglio, rosmarino, timo, maggiorana, gli aromi naturali preferiti. La Provenza è una regione molto estesa, che parte dal confine italiano e arriva fino quasi in Spagna. La cucina quindi varia molto a seconda delle zone: ad est, al confine con l’Italia, è molto simile a quella della nostra Liguria. Superata la Costa Azzurra la cucina si fa più aromatica e corposa.
La costa è ricca di pesce e frutti di mare: pesci di ogni tipo, acciughe, cozze, ostriche, ricci di mare e gamberi sono i protagonisti della tavola di mare. Le ostriche e le cozze sono così diffuse che esistono bar e ristoranti che offrono solamente huitres, moules e champagne. Il top della cucina provenzale di mare è la bouillabaisse, una zuppa di pesce che secondo gli estimatori è il top nella zona di Arles. La bouillebaisse è una zuppa di pesce, in cui vanno: rana pescatrice, triglia, anguilla, pomodoro e zafferano. Si serve prima il brodo e poi il pesce, che si accompagna con crostini e rouille, una maionese piccante al peperoncino. Anche la brandade è da provare: un purè di stoccafisso con olio d’oliva a crudo.
Se il pesce prevale sulla costa, verso l’interno è la carne che la fa da padrona. L’agnello della zona del Luberon è considerato uno dei migliori al mondo. Gli stufati, i daubes, cotti anche per otto ore di fila sono una vera delizia.
Fantastici i vini.Da provare il rosè della Cotes de Provence. Lungo le strade, fermatevi in una delle numerose cave, per assaggiare e comprare qualche bottiglia. La Provenza è famosa per due liquori: il pastis e l’assenzio. Entrambi hanno la base nell’anice stellato, ma mentre il pastis è usato sopratutto per gli aperitivi, l’assenzio è un liquore “special”.
La Francia ha una grande varietà di luoghi dove mangiare. Le due grandi istituzioni della gastronomia sono i bistrot e le brasserie. Il bistrot ricorda le atmosfere di artisti e poeti; cucina semplice di grande tradizione popolare, una buona carta dei vini, servizio informale e simpatico, conto accettabile, questi gli elementi che hanno decretato il successo di questo posto tanto amato dai francesi. Altrettanto amate sono le brasserie; nate come luoghi di produzione e consumo della birra, le brasserie sono diventate il posto dove si cucinano i piatti tipici della tradizione francese. Se volete gustare la grande varietà dei vini francesi e provenzali, il luogo ideale sono i Bar à vin o i Bar à champagne. Qui potrete trovare le piccole e grandi etichette del vino francese, di solito accompagnate da assaggi di formaggi e salumi francesi. Continua…
Si ringraziano : www.provenceguide.com www.france.fr