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Nella centralissima Brera, un nuovo spazio di circa 500mq. Suddiviso su due livelli, è un contenitore altamente scenografico che ha nella zona centrale una volta alta circa sei metri molto suggestiva.
Dove un tempo venivano risistemate le ruote delle carrozze oggi c’è questo luogo di intrattenimento e ristoro. Due vetrine si affacciano sulla strada: da qui inizia un percorso scenografico composto da lame verticali in acciaio per tutta la profondità del locale, fino al piano sottostante. Questo squarcio aereo divide anche l’andamento delle altezze dei soffitti e le componenti materiche.
Le pareti si contrappongono con temi differenti e un mosaico retroilluminato con texture su disegno ispirato al tema della terra ricopre le zone tecniche di lavoro dando una luminosità diretta e di riflesso sulla pavimentazione nero lucida. Nella grande zona centrale il pavimento diventa a effetto ciottolo in gres, la sensazione è quella di trovarsi in un vecchio cortile delle case milanesi, dove tre enormi fiori sono cresciuti come nelle favole facendoci tornare bambini. Questo gigantismo irriverente è contenuto formalmente da tre tendaggi rigidi appesi realizzati con formelle di vetro riflettenti le luminosità colorate e bianche delle varie sorgenti luminose.
Una parete è fatta da scatole chiuse e aperte in ferro grezzo e divide la sala tatami, all’interno pareti rosse con feritoie a specchio sormontate da una installazione a soffitto realizzata da Anna Patrucco (architetto artista) realizzata con il salice intrecciato, una sorta di portico naturale interno. Al piano sottostante si nota un cambiamento totale di rotta; il luogo diventa una sorta di foodclub, un grande privè con 70 posti a sedere, articolati tra sedute a divano in alcantara con schienali sagomati in stile seventy e sedie di colore bianco.Questo spazio è adatto per eventi e serate esclusive visto l’ambient molto intimo; nella sua totalità KANJI LIGHT ospita 180 persone a cena suddivise tra le differenti zone.
Questo nuovo “fusion restaurant” riassume e amplifica il messaggio di KANJI dove architettura, design e forme innovative si uniscono ai gusti dei piatti della tradizione giapponese con elaborazioni gastronomiche della cucina fusion contemporanee e di grande effetto. L’architetto Giuseppe Dondoni ha curato la disposizione degli spazi e interpretato con contenuti di contrasto l’idea di progetto che rende il luogo unico e affascinante; invece Jie Lin titolare e art director inventa quotidianamente un luogo dove il gusto e i sapori della cucina giapponese si fondono in nuove percezioni; tra passato e futurocon grande qualità per prodotto e presentazione. Il risultato è un ristorante dove forme giganti si alternano mentre gli avventori trovano uno fra i migliori ristoranti fusion di Milano e della Lombardia.
SCHEDA TECNICA
Progetto architettonico e interior design SGD studio Giuseppe Dondoni – Titolare e Art Director Jie Lin – render progetto M.Alessi
responsabile comunicazione e studio grafico Cristiano Cugini c-communication srl – fotografo Yang Shun Milano
Via S. Marco, 27, Milano Tel. 02 8341 2087 Orari: 11/14 – 18/23.30 www.kanjimilano.com