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9 Giugno 2021Bretagna: per vivere l’arte e riscoprire piaceri semplici
Andare in Bretagna: premere il tasto pausa, fare ciò che si vuole. Afferrare i momenti giusti. Liberi di prendere molte direzioni: l’oceano, un lago, un fiume, una foresta, o città d’arte e paesini da favola, ma soprattutto di godere di piaceri semplici, che sono il sale della vita. A ciascuno il proprio filo conduttore: il corso di un canale, di un sentiero d’escursione, la strada dei fari, quella di mercatini o di castelli da sogno. Girovagare di luogo in luogo: la Bretagna è felicità.
In questo articolo vi proponiamo due mete artistiche: scoprire i grandi pittori girovagando per paesi incantati e un tour fra arte contemporanea e passato.
Sulle orme dei pittori in Bretagna, tre siti da scoprire attraverso i loro occhi
Dinard e dintorni: Da Emile Bernard a Picasso, il must dello stile balneare. A metà del XIX secolo, le spiagge di Dinard diventarono famose. Una clientela chic e benestante costruisce sontuose ville e si diverte con l’apertura di un golf e di un casinò. Eugène Isabey vi dipinge la spiaggia di Saint-Enogat. Emile Bernard, Paul Signac e Henri Rivière svelano la costa di Saint-Briac. Nell’estate del 1922, Picasso si stabilisce con la famiglia a villa Beauregard. In una cinquantina di quadri, quali «Famille au bord de la mer» o «Deux femmes courant sur la plage», rappresenta tutta l’ebrezza dell’estate tra mare e sole.
Pont-Aven: Gauguin e la rivoluzione pittorica della scuola di Pont- Aven. Scoperta dagli americani, la piccola città, sull’estuario dell’Aven conoscerà un’incredibile popolarità con i pittori della scuola di Pont-Aven. Il letto del fiume pieno di rocce, gli innumerevoli mulini, i casolari, le cappelle, i mercati animati, il pittoresco dei costumi, la qualità delle luci, costituiscono inesauribili fonti di ispirazione. La fama arriverà con l’arrivo di Gauguin, Paul Sérusier, Emile Bernard. Charles Filiger, Maxime Maufra e Henry Moret.
Belle-île: Monet, sotto il fascino di cieli sempre cangianti. Nel 1886, si installa nel piccolo villaggio di pescatori di Kervilahouen, vicino a Aiguilles de Port-Coton, de Port Goulphar e de Domois. Affascinato dalle variazioni della luce e dalla fugacità delle condizioni del mare, dipinge più volte lo stesso paesaggio in momenti diversi; il fondamento di un percorso seriale che sfocerà nel celebre insieme della cattedrale di Rouen. L’australiano John-Peter Russel prenderà in prestito da Monet una libertà di tocco che esplode in «La voile rouge à Port Goulphar». Matisse torna dall’isola con la passione per il colore, aprendo la strada al Fauvismo. Più tardi, negli anni ‘50, Vasarely vi afferma l’astrazione geometrica.
www.bretagna-vacanze.com/secondo-i-miei-desideri/topito/sulle-orme-dei-pittori-in-bretagna/
La creazione contemporanea? vivissima in Bretagna
È ovunque, ma low profile. Eppure basta spingere una porta, alzare gli occhi, fare un passo di lato per scoprire una pepita insospettata. In un sito che improvvisamente prende luce.
La cappella Saint-Yves, a Saint-Brieuc. Dal chiostro con le immense tele di Xavier de Langlais, alla cappella Saint-Yves, gioiello Art Déco dalla profusione di colori e di motivi geometrici che arrivano fino al soffitto.Una modernità travolgente. Qui tutto è eccezionale: i motivi cubisti, i mosaici Odorico dell’altare principale, i dipinti a fresco e ovunque, sul pavimento e nel mobilio, l’influenza Seiz Breur, collettivo di artisti che ha reiventato le arti decorative popolari, che voleva rompere a qualsiasi costo con l’immagine standard della Bretagna.
www.baiedesaintbrieuc.com/agenda/chouette-il-pleut/121289-chapelle-de-lancien-seminaire-saint-yves
Lo sguardo lungo il sentiero costiero: Penone e il suo albero di pietra, a Dinard
Fare una breve sosta, lungo il GR®34, giusto il tempo di scoprire il Poids du vent. Non quello che soffia sulla punta di Malouine, no. Bensì quello che ci sorprende quando alziamo lo sguardo verso il cielo: un albero nel quale un dinosauro avrebbe deposto un uovo, come un enorme cuore ben poggiato in un tronco cavo. La monumentale scultura dell’artista italiano Giuseppe Penone, nome eccellente della scultura contemporanea, è realizzata in bronzo. Domina con i suoi 13 metri la villa Greystones, dimora storica divenuta proprietà di François Pinault. www.entrevoirart.blogspot.com/2018/05/il-peso-del-vento-giuseppe-penone.html
Cancale, Mont St-Michel… Passaggi obbligati per tutti i soggiorni o quasi sulla costa nord bretone. E Saint-Benoît-des-Ondes? È proprio là che si cela, questo essere in disparte che avanza verso un’opera d’arte grandiosa e un panorama mozzafiato. Al centro stesso del progetto dell’arte contemporanea: spostare lo sguardo, reinventare un luogo. Era da due secoli un modesto mulino. Trasformato, reso poetico da Jean-Luc Vilmouth, famoso artista plastico francese, oggi posa lo sguardo su un sito eccezionale, la baia di Mont Saint-Michel, diventato un segnale urbano in armonia con il litorale. Un luogo da non perdere.
https://eternalnetwork.fr/projet/article/le-belvedere-des-ondes